La progettazione del parco

La progettazione del parco risale alla prima metà del ‘900, l’incarico fu affidato all’architetto-urbanista Luigi Piccinato. Molte delle strutture appaiono oggi assolutamente identiche a come furono immaginate dal famoso architetto e sono sottoposte a vincolo di tutela del bene storico, i disegni originali dei progetti sono conservati dalla sovrintendenza dei beni culturali. Il parco nasce nell’ambito della Mostra D’Oltremare inizialmente come esposizione temporanea per poi diventare permanente.

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Parco Faunistico

Il parco presenta quindi delle caratteristiche architettoniche molto particolari conservate con cura dall’attuale gestione e restaurate secondo le prescrizioni della sovrintendenza dei beni culturali al fine di valorizzare il bene storico che all’interno dello zoo si fonde con le bellezze naturali. Animali, piante e architettura formano un intreccio di storie e scenari unici che possono essere veramente apprezzati e compresi solo immergendosi nella realtà del parco

I restauri della nuova gestione

Tutte le opere di restauro e gli interventi strutturali realizzati nel parco rispettano i vincoli imposti dalla sovrintendenza dei beni paesaggistici e ambientali. Molte delle strutture presenti nello Zoo di Napoli sono considerate beni storici e, ogni intervento di restauro e ripristino prima di essere svolto viene approvato dalla sovrintendenza dei beni culturali. Tra le principali opere di restauro si ricorda l’area dei pachidermi, oggi divenuta area degli elefanti asiatici, il rettilario, l’area dei leoni africani, l’area della savana.

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